Abbiamo fisicamente “messo le mani” nella grafica di POST PUNK, l’album di Gazzelle uscito, appunto, dopo l’album PUNK.
Il titolo ci ha immediatamente catapultato visivamente in un periodo storico preciso e dalle connotazioni forti.
Ispirati dai primi esperimenti delle fanzine punk come le scannerizzazioni di bassa lega rigorosamente in bianco e nero, le scritte a mano, i collage, ci siamo tuffati in quel mood fatto di t-shirt con i volti dei cantanti preferiti, di toppe sui giubbini, di buchi fatti dalle spille e, in generale, alla personalizzazione degli indumenti, tipica della cultura ‘77.
La prima applicazione è stata la creatività pensata per il tour: un ritratto di Gazzelle in versione “scannerizzazione di basssa lega”. Il cucito rende il font materia, con il suo carico emotivo e la voglia di comunicare, “senza preoccuparsi dei mezzi che si possono avere a disposizione”.
Nella cover dell’album il cucito ha assunto un nuovo valore, quello dell’immaginario possibile, rappresentando senza necessariamente rappresentare.
Un’edizione limitatissima con i 4 nuovi brani, ognuno su un lato del vinile. Questa edizione, numerata ed autografata, sviluppa l’immaginario creato nell’album arricchendosi di un nudo in copertina.